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Paestum: scoperta testa in travertino

  • di Grazia Pattumelli
  • 19 Set 2019 alle 7.34

Paestum Scavi Scultura

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Paestum: scoperta testa in travertino. È la scultura più antica mai rinvenuta nel parco archeologico. Emersa dagli scavi una decorazione frontale di un tempio o di una statua databile alla prima metà del VI sec. a.C. Il direttore Zuchtriegel: «Un’estate che ricorderemo per molto tempo».

Capigliatura «a scalini», occhi a mandorla tipici dello stile dedalico, grandezza del viso pari al vero. Ma la sua eccezionalità risiede nella datazione: prima metà del VI secolo a.C. Al fatto che, la testa in travertino (forse parte di una decorazione frontonale di un tempio o di una statua) rinvenuta due giorni fa nel cosiddetto «Tempio della Pace», sul Foro romano, da parte degli archeologi dell’Università tedesca di Bochum impegnati in una campagna di scavo in collaborazione con il «Parco Archeologico di Paestum», sia l’unico esempio del genere mai rinvenuto nel sito campano. Potrebbe appartenere alla prima generazione di scultura monumentale attestata in Grecia e nell’Italia del Sud. «Un’estate che ricorderemo per molto tempo», ha commentato il direttore del Parco Archeologico di Paestum Gabriel Zuchtriegel. «L’estate 2019 è destinata ad entrare di diritto tra quelle che contano davvero per la storia archeologica di Paestum. Prima, a giugno, la scoperta di un tempio del V secolo a.C.; poi, qualche giorno fa, la scoperta di un frammento di scultura arcaica nel santuario di Athena; ora questo importante ritrovamento».

La prima scultura in travertino
«La scultura arcaica a Paestum è finora nota soprattutto grazie ai resti del fregio del primo tempio di Hera presso la foce del fiume Sele a Nord di Paestum. Ma tutte le opere che conosciamo di questo orizzonte cronologico, ovvero del VI sec. a.C., sono realizzate in arenaria. Questa è la prima scultura in travertino. In questi giorni stiamo recuperando importanti informazioni sulla scultura in pietra da Poseidonia. Il nostro auspicio è che, con il prosieguo della ricerca — conclude — riusciremo a ricostruire un quadro più dettagliato su questa forma artistica, finora poco nota a Paestum».

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