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Le meraviglie dell'antica Satricum: scoperte villa rurale romana e due sepolture a Latina

  • di Grazia Pattumelli
  • 28 Ago 2019 alle 7.51

Satrico Villa rurale Sepolture

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Le meraviglie dell'antica Satricum: scoperte villa rurale romana e due sepolture a Latina
Gli archeologi dell'università di Amsterdam hanno portato alla luce una struttura rurale e tre scheletri umani in un’area non coltivata della nota azienda vinicola Casale del Giglio. l sottosuolo dell’antica Satricum continua a regalare incredibili testimonianze dell’età antica. Gli archeologi olandesi guidati dalla professoressa Marijke Gnade, dell’università di Amsterdam, lavorano su quell’area del comune di Latina, quasi al confine con Nettuno e vicina alla casa del martirio di Santa Maria Goretti, da 42 anni. E dopo il santuario dedicato alla Mater Matuta, dea Dell’Aurora e protettrice delle nascite, e a diverse necropoli, questa volta hanno scoperto una villa rurale romana e alcune sepolture. Una struttura individuata con delle strumentazioni altamente tecnologiche, a cui sono seguiti gli scavi. In un’area non coltivata della nota azienda vinicola Casale del Giglio, i ricercatori olandesi hanno così fatto riemergere, nei pressi dell’antica strada che conduceva al santuario, la villa, due scheletri umani posti uno vicino all’altro, due di animali, ovvero di un bovino e di un cane, e un terzo scheletro umano a poca distanza. Nel corso di una visita guidata in quell’area, oltre a fare il punto sull’attività svolta, la professoressa Gnade ha spiegato che a Satricum, evolutasi da un villaggio fatto di capanne a una città estesa su 40 ettari di terreno, si stabilirono nel 489 a.C. i volsci, paragonati a migranti provenienti dalle montagne, e vi realizzarono delle sepolture sulle strutture esistenti. Poi la distruzione della città prima ad opera dei latini e infine dei romani. “In Italia si è sempre lavorato molto sugli etruschi e poco sui latini. Per questa ragione il vostro Ministero ci ha chiesto di fare questi studi e siamo qui dal 1977”, ha spiegato l'archeologa, che ora sogna di rendere visitabile la villa realizzando delle coperture a protezione dei resti archeologici. “Il progetto è interessante e ogni anno come Comune mettiamo a disposizione dei giovani dell’università di Amsterdam impegnati nella campagna di scavi i locali della ex scuola elementare delle Ferriere. Al mattino sono al lavoro a Satricum e nel pomeriggio si godono un po’ l’Italia”, spiega il consigliere comunale Fabio D’Achille, presidente della commissione cultura, che ha documentato fotograficamente le nuove scoperte, tra opere murarie dell’antico insediamento volsco, reperti romani e scheletri.

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