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Ludus Magnus, la più grande palestra gladiatoria di Roma

  • di Ale Staderini Busà
  • 23 Ago 2018 alle 10.15

Focus Tour

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Il Ludus Magnus è la più grande delle palestre gladiatorie di Roma, costruita dall'imperatore Domiziano (81-96 d.C.) nella valle tra l’Esquilino ed il Celio, in un’area già occupata da strutture di epoca repubblicana e augustea.

Si trova nella valletta tra il Colle Oppio ed il Celio e la parte attualmente visitabile è compresa tra Via Labicana e Via di San Giovanni in Laterano.

I resti attualmente visibili appartengono ad una seconda fase del monumento, attribuita all'imperatore Traiano (98-117), nella quale il piano del Ludus venne rialzato di circa un metro e mezzo.

Scoperto inizialmente nel 1937, l'esplorazione fu completata solo una ventina d'anni più tardi.

Il Ludus Magnus ebbe una tale collocazione topografica perché costruito in funzione degli spettacoli da tenersi nell'Anfiteatro Flavio (Colosseo). Per facilitare i collegamenti, si misero in diretta comunicazione i due edifici tramite una galleria che, partendo dai sotterranei dell'Anfiteatro raggiungeva il Ludus presso l'angolo sud-ovest.

Al centro dell'impianto, che si sviluppava almeno su due piani, c'era un arena ellissoidale in cui si esercitavano i gladiatori, circoscritta dalle gradinate di una piccola cavea, destinata a contenere un numero limitato di spettatori, inserita in un quadriportico (di m. 100 circa di lato) con colonne in travertino su cui si aprivano una serie di ambienti perimetrali riservati all'alloggio del gladiatori ed ai servizi per gli spettacoli.
Del colonnato rimangono solo pochi resti in travertino che sono stati rialzati nel posto presumibilmente occupato in origine dalle colonne.

All'angolo nord-occidentale del quadriportico è stata restaurata una delle quattro piccole fontane triangolari, che si inserivano negli spazi di risulta tra il muro curvo della cavea ed il colonnato, di cui restava un nucleo di calcestruzzo fra due pareti a cortina convergenti ad angolo acuto.

Gran parte delle strutture in opera laterizia erano originariamente rivestite con lastre marmoree delle quali in seguito vennero spogliate.

Gli accessi al Ludus Magnus erano sugli assi principali, quello dalla via Labicana, al centro del lato nord dell'edificio, probabilmente era riservato alle autorità poiché, sulla cavea, in corrispondenza ad esso, si trovava una tribuna d'onore ed erano decorate.


Per info e visite, tel --> 060608

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