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Chi ha costruito Stonehenge?

  • di angelo mele
  • 25 Set 2018 alle 16.27

Cronaca Archeologica Ritrovamenti Ricerche e Studi

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Un nuovo studio scientifico ha dimostrato che almeno 10 delle persone sepolte a Stonehenge (Inghilterra) provenivano da un luogo molto particolare. Come le grosse ‘pietre blu’ che compongono il famoso cerchio, anch’essi venivano probabilmente dal Galles occidentale, a 240 km di distanza. Si tratta di un grande successo per la ricerca scientifica, che è riuscita ad analizzare delle fragili ossa carbonizzate di 5.000 anni fa.

Le buche di Aubrey.
Molto è stato detto circa l’origine delle pietre di Stonehenge, le fasi di costruzione e lo scopo religioso o astronomico, ma poco è stato detto sui costruttori e sulle persone sepolte nel sito. Stonehenge è uno dei più grandi cimiteri neolitici della Gran Bretagna. Gli scavi condotti tra il 1919 e il 1926 avevano recuperato i resti scheletrici di fino a 58 individui, all’interno delle cosiddette buche di Aubrey (un anello di 56 buche) e altrove nel sito. Seppelliti nuovamente dal loro scopritore, sono stati dissotterrati nel 2008. Le analisi osteoarcheologiche hanno identificato frammenti di ossa del cranio di almeno 25 individui. L’analisi al radiocarbonio li ha datati tra il 3180-2965 e il 2565-2380 a.C., quindi durante le fasi iniziali della costruzione del monumento. Finora non se ne poteva sapere di più: lo smalto dei denti, solitamente usato per l’analisi degli isotopi, era stato distrutto o alterato dalla cremazione.

Ossa cristallizzate dal fuoco.
La squadra di scienziati diretta da Christophe Snoeck (Vrije Universiteit Brussel) ha scoperto che una parte delle informazioni biologiche sopravvive alle alte temperature della cremazione, anche a 1.000°C. «Da ingegnere chimico innamorato dell’archeologia, questa sembrava la sfida perfetta», ha raccontato Snoeck al Guardian. «La cremazione distrugge davvero tutta la materia organica incluso il DNA, ma la materia inorganica sopravvive. Chiaramente, quando si tratta di elementi chimici leggeri come carbonio e ossigeno, questi sono pesantemente alterati, ma per elementi più pesanti come lo stronzio – circa sette volte più pesante del carbonio – non è stata osservata alcuna alterazione. Al contrario, grazie alle alte temperature raggiunte, la struttura dell’osso viene modificata, rendendolo resistente agli scambi post-mortem con il terreno di sepoltura».

Costruttori dal Galles.
I risultati dello studio mostrano che almeno 10 dei 25 individui studiati non vissero vicino a Stonehenge durante l’ultimo decennio della loro vita: probabilmente arrivarono dalla parte occidentale della Gran Bretagna, una regione che include l’ovest del Galles, il luogo di estrazione delle famose ‘pietre blu’ di Stonehenge. E proprio in quel periodo (3100 a.C. circa) Stonehenge passò dall’essere un terrapieno a un cerchio di grosse pietre. «I resti cremati delle enigmatiche buche di Aubrey e la mappatura aggiornata della biosfera suggeriscono che gli abitanti delle montagne Preseli [Galles occidentale] non solo fornirono le pietre blu utilizzate per costruire Stonehenge, ma si trasferirono insieme alle pietre e qui furono sepolti», dice John Pouncett (Università di Oxford), co-autore dello studio, pubblicato il 2 agosto su Nature Scientific Reports.

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